Dopo "Carfagna legge Bagnasco" (autocit.), ecco "Crociata rilegge Bagnasco", perché non si dica in giro che il presidente della Cei è uno che sa esprimersi in maniera chiara da solo. Visto a non fare nomi, Bagnà? Allora ti becchi prima le flautolenze nelle sagrestie, e poi le crociate di Crociata. Che se ne esce con una delle cose più divertenti da quando l'uomo ha inventato la Bibbia: "A scanso di equivoci la Cei, notoriamente, non fa i governi e nemmeno li manda a casa".
A scanso di equivoci, notoriamente, Bagnasco mandi Crociata a fare il portavoce della Gelmini (tra il tunnel Ginevra-Gran Sasso e la Chiesa che non fa politica non so scegliere quale sia la più ganza...), e riprenda la parola: dica, Bagnasco, se nella sua sagrestia c'è qualcosa che puzza, se ce l'aveva con Berlusconi o con Penati, se intendeva biasimare il premier mignotauro (cit. Blob) o l'intera comunità dei cristiani italiani bassi, con le orecchie enormi, sessuomani e presidenti del Consiglio.
Sarebbe bellissimo avere un "Bagnasco legge Bagnasco", e magari potremmo buttar dentro una di quelle minchiate interattive: facciamo un testo a risposta multipla, così gli stessi lettori possono dare il loro indirizzo al discorso.
Si fa per giocare eh, notoriamente questo blog non legge Bagnasco. A scanso di equivoci.
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