martedì 27 settembre 2011
COME SI METTE PAUSA?
Sono, siamo, a quasi un mese di vita sospesa. Di giornate senza quotidiano, di sveglie da un sonno smozzicato e stanco. Di lacrime, e sorrisi di sponda. Di nostalgia della tv, del cinema, di una pizza, di una cena, del sesso, di un'ora di tennis. Di mancanze, continue mancanze e sottrazioni. E nemmeno quell'alito di fresco ottimismo disperato che ti porta a pensare che dai, magari domani passa tutto. Non passa un cazzo. Può solo peggiorare, e infatti peggiora sempre. Abbiamo capito la lezione, tra l'altro. C'è scritta da qualche parte nei Salmi: "Insegnaci a contare i nostri giorni, affinché la saggezza ci discenda dal cuore". Il conto è aperto, sono saggio abbastanza? Vorrei chiudere qui, se possibile. Chiunque tu sia, ti giovi di un credito illimitato. Ma a me non m'hai mai fottuto. Che la vita faccia tutto il corso che le pare, basta però. Ché lo strazio ha corroso le facce che amo, e sopporterò ancora, non posso fare altrimenti. E' questa impotenza che mi spacca il cranio. E comincio a non poterne più. Come si mette pausa?
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