venerdì 11 marzo 2011
E MENO MALE CHE E' IL GIAPPONE
Ok, stavolta è il turno del Giappone. Centinaia di morti giustificano la classica mitragliata di titoloni mainstream: dramma, tragedia, devastazione, inferno, strage, ecc ecc. Però una considerazioncina laterale me la concederete: in Giappone ci tengono a sopravvivere a cose del genere. Sono svariati anni che invece di divorarsi il futuro con Irpinie e L'Aquile locali hanno pensato e realizzato un Paese gommoso, che pur scrollato a dovere dalla natura, si piega ma non si spezza. Poi è chiaro, per lo tsunami di ritorno c'è parecchio di meno da fare, però intanto i palazzi che restano in piedi sono un gran bel passo avanti. Ecco, prendete gli stessi 8.9 gradi Richter, fate ctrl-c ctrl-v su un qualsiasi altro punto del mappamondo e poi vediamo. In Italia per esempio. I titoli restano quelli, ma il conto vittime aumenterebbe di parecchi zeri, mi sa. E, parentesi tonda nella parentesi quadra, la risposta perfetta a quelli che mi stanno temperando il pene con questa follia che "il nucleare è sicuro", è proprio questa: 8.9 gradi Richter + infrastrutture all'italiana = ..................
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Parole sante...
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