giovedì 14 marzo 2013

E SE INVECE DEL PAPA NON CE NE FREGASSE NIENTE?

E se invece non ce ne fregasse niente. E se invece la smettessimo di giocare con questa scassata macchina del tempo e finissimo a reggere il peso del presente con un pizzico di consapevole accettazione.  Ha detto buonasera, e gli hanno dato del rivoluzionario. Non vedevano proprio l'ora. Milionate di persone lí fuori che credono in Dio, e, non si sa come, credono nelle istituzioni ecclesiastiche, ma che pur professandone l'assoluto rispetto se ne sentono ingabbiate a tal punto da sperare in una rivoluzione ogni elezione di Papa. Accettano i dogmi della fede cristiana, si proteggono dalle critiche nell'astrazione dell'intimo personale - come se non fossero piani molto diversi - ma poi son tutti lí a guardare un comignolo gorgogliando ad ogni sospiro di presunta modernità. E se invece tranciassimo il nodo della credulità per aprire gli occhi una buona volta?
Pianeta Terra, anno 2013: è in  questa merda che vivete pure voi che soffrite lacerati tra il vostro essere umani e la vostra ricerca di regole imposte. Questo mondo usa il preservativo, e scopa per puro piacere fisico. Lo fa già. Le donne abortiscono, e gli uomini guardano e desiderano le altrui femmine. Le persone si amano senza mai entrare in una chiesa, e si lasciano, e si riprendono. Perchè si amano e punto. E fanno figli, dentro fuori e di lato al matrimonio. A volte sanno trovarsi dei valori condivisibili, tanto da riuscire persino a conviverci. Senza aspettare un uomo eletto da lobby affumicate nelle credenze millenarie, che salga su un balcone a darci il permesso. 
E voi che lo invocate, che auspicate questa strana "rivoluzione" che rimetta la Chiesa in pari, cosa esattamente aspettate? Accettate i sacramenti, le mille elaborazioni artefatte di una dottrina imposta dall'alto, i vicoli che vi stringono la vita rendendovela forse piú ordinata, e poi volete il cambiamento epocale? Non è la comunità cristiana unita - anche - dalla condivisione di recinti beati dove ricondurre appena possibile le pecorelle smarrite? Non dovrebbe essere la vita dei senzaddio quella da indurre al cambiamento? Sono giorni che leggo "lettere al nuovo Papa" o le infinite giravolte intorno al "Papa che vorrei". Ma è un giochino incomprensibile: il concetto di credente fai da te confligge con i pilastri che tengono in piedi la baracca delle istituzioni ecclesiastiche. Quelle - ribadisco - che mezzo mondo ha osannato tramite il simbolo del Papa eletto in conclave. Niente di piú. 
E se allora non ce ne importasse niente della linea morale che il nuovo Papa indicherà? E se anzi la realtà, al netto della sensazione storica del momento, non fosse giá su un altro pianeta? E se invece una volta di piú ci sforzassimo di considerare Jorge Mario Bergoglio, 76 anni da Buenos Aires, un uomo e basta, nato da una mamma e un papà che facevano sesso.

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