giovedì 18 novembre 2010

SCELLI, LA FERRARI (CROCE) ROSSA

(Impietositi dall'intervista di Maurizio Scelli, ex commissario della Croce Rossa, su Repubblica di stamattina, non possiamo tacere di un incontro avvenuto qualche giorno fa a Palazzo Grazioli. Lo denunciamo perché proprio non ci piace quando il Presidente fa "figli e figliastri"...)


- Ma nemmeno ora che Guido dà da mangiare ai piccioni al parco?
- No, onorevole Scelli, mi spiace, ma il Presidente non può riceverla
- Però per Guido il tempo lo trova sempre, eh?
- Guardi non so che dirle, io sono solo la sua segretaria-candidata
- Allora gli lascio un messaggio...
- Mi dica
- Scriva: Esimio Presidente, sono ormai al nono mese di sala d'attesa. Non sono stupido, comincio a pensare che lei voglia evitarmi. Anche perché in tutto questo tempo ho visto entrare quella svergognata di Bertolaso almeno una ventina di volte. E io sono una Ferrari, Presidente. Me lo dice sempre anche Bocchino, che non merito di stare in garage. E poi...
- Ehm, la devo interrompere onorevole. Sta arrivando il Presidente
- Oh, mio dio!
- Sì? Eccomi!
- Finalmente, Presidente... Le posso parlare un secondino?
- Secondino?! In quale carcere lavora? E perché è qui? Lo sapete che portano male, cribbio! Toglietemi di torno 'sto menagramo!
- Ma come Ducaconte, non si ricorda di me? Non ricorda quando mi propose la candidatura alla Camera e io le risposi: "Tu mi dai la carica che mi servirà per guardarmi tutte le mattine nello specchio come se fossero i tuoi occhi, affinché tu non debba abbassarli mai". E lei si commosse...
- Aaaaaah, sì, Bondi! Cacchio, come ti sei rovinato, pari Pompei pari... hahahaha
- Ma no, ma noooo. Presidente io sono l'ex capo della Croce Rossa, quello promosso deputato sul campo del Terremoto. Me l'ero meritato. E ora mi merito la Protezione Civile! Ecco, l'ho detto...
- Ué, ragazzo, ma chi credi di essere? Letta, Letta, ma chi l'è cus chi?
- Niente, Silvio. E' Scelli, quello che nel 1977 fu salvato dalla Madonna di Lourdes mentre stava per diventare il Roberto Baggio abruzzese. Quello che nel 2005 pensando di farci un favore organizzò un incontro a Firenze tra te, Mambro e Fioravanti
- Ah sì, me li ricordo quei due. Bravi figliuoli. Ma che fine hanno fatto?
- Niente, loro non hanno fatto niente!
- Insomma Presidente, ma non si ricorda che ai tempi delle due Simone e di Quattrocchi io stavo sempre in tv? Venivo bene, no? Dicevano che quando comparivo io, la tensione calava
- No, è che proprio la gente cambiava canale! Ahahaha, l'è ganza questa, l'è proprio ganza....
- Insomma Presidente io parlo chiaro: Bocchino mi ha sta corteggiando, guardi che io passo di là
- Lo sapevo, è pure ricchione. Ma si ricordi: meglio gay che ricchione! Cribbio...
- Mi dica solo perché! Perché Bertolaso sì, e io no???
- Presidente, mi scusi se la interrompo. C'è il dott. Bertolaso sulla linea due. Dice che la Pensione è un covo di figa... Che fa, risponde?

PiC

1 commento:

  1. se ci pensi il ventennio è costellato di personaggi come Scelli... che hanno immolato la propria dignità per un trimestre di popolarità...

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