martedì 16 novembre 2010

SILVIO C'ERA, CETTO CHE C'ERA

Facciamo una cosa a tre. Visto che ce l'hanno servita su uno schermo piatto d'argento perché non approfittarne. Li mettiamo vicini vicini, in serie: Bersani, Fini e Cetto Laqualunque. Il gioco è facile: chi è aderente al momento? Chi racconta meglio l'Italia? Chi rappresenta cosa? La risposta la dà proprio Albanese in chiusura di pezzo: "Io sono la realtà, voi siete la fiction".
A Fini e Bersani hanno chiesto un elenco che sintetizzi i concetti di destra e sinistra, "gaberianamente" dice Fazio. Gaber, tra l'altro, è diventato come il prezzemolo: lo infilano ovunque con una facilità imbarazzante. Ma tralasciamo. Fini e Bersani, dicevo, non trovano di meglio che mettersi a fare un comizio di 4 minuti circa, vecchio stampo. Pareva di stare su una piazza di paese: idee e ideali buttati lì senza nemmeno il buongusto autoriale di giocare secondo le regole. T'hanno chiesto un elenco? E fai un elenco, buon dio. A scuola te li hanno mai assegnati i pensierini? E' una roba facile. Tanto i contenuti sono quelli di sempre, brodaglia elettorale, interessante se i due godessero ancora di una pur minima credibilità di parte. Patria, doveri, lavoro, diritti. Per questo bolo elementare si sono scomodate censure preventive prima e microscopi massmediatici poi. E poi?
E poi c'è Cetto Laqualunque. La realtà, invece della fiction. Dicono mancasse Berlusconi... Davvero?



2 commenti:

  1. C'era,c'era....sbaglio o la produzione del programma si chiama endemol(o qualcosa del genere)... ed è di proprietà di ....ma che caso...di Berlusconi!?

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  2. Non voto per Bersani, ma il suo elenco mi è piaciuto.

    In Italia ormai gli elettori di sinistra sono persone invisibili (fuori dal Parlamento, senza leader politici e travolti dal berlusconismo dominante). Ogni tanto ricordare chi siamo e da dove veniamo può servire.

    Daniele

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