Sinceramente avrei evitato. Perché figurati se oggi il ricordo di Mario Monicelli non sarà slabbrato di qua e di là, con rispetto ma anche no. Ma poi ho letto che non ci saranno funerali. Che dopo un ultimo saluto alla Casa del Cinema verrà cremato. Ecco, mi pare proprio una gran chiusura questa. Sobria, esemplare, così poco italiana. La famiglia gli eviterà anche l'applauso che riempie il momento del silenzio, l'ultimo sussulto cafonal di questo paese che pure gli slanci d'affetto riesce a deteriorare. Non andrà in chiesa la salma, e che si sottolinei pure questo: non è detto che chiunque debba finire sempre alla stessa maniera. Cenere alla cenere sì, ma c'è modo e modo. Lui - che io incontravo quasi ogni sera quando vivevo a Monti e non ho mai avuto il coraggio di chiedergli una stretta di mano - ha deciso che 95 anni non sono un buon motivo per lasciarsi consumare. E che vadano affanculo i riti, ché anche la via che si sceglie per lasciare sto mondo sia una cosa intima, personale. Questa è la sua ultima lezione di civiltà, per chi ancora sa cos'è.
PiC
Sincero: uno dei migliori omaggi letti per Monicelli.
RispondiEliminaParole sante...
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