giovedì 11 novembre 2010

CARA VALENTINA LO STATO NON FA IL SUO DOVERE

Valentina è laureata con 110 e lode in medicina ed è iscritta al terzo ed ultimo anno del corso di specializzazione in Medicina Generale. Purtroppo per lei questo corso non è universitario come tutti gli altri, ma dipende direttamente dalla Regione Campania. Vuol dire cioé che la retribuzione è di 870 euro al mese, e non di 1.700 come per le altre specializzazioni. Valentina, che è incinta, non ha congedo di maternità né giorni di malattia: ha solo 30 giorni all'anno, che siano ferie o altro non ha importanza.
Ma Valentina, soprattutto, non percepisce lo stipendio da marzo. E "non si sa quando i soldi arriveranno", parola dell'amministrazione del corso. Nel frattempo Valentina è costretta a pagare regolarmente le tasse allo Stato su una cifra che NON gli viene corrisposta dallo Stato. Beffa al quadrato: ci rimette due volte.
Lo Stato non dà, lo Stato toglie. Lo Stato di diritto, dicono... E i doveri dello Stato dove stanno?
Questo perché Valentina paga le tasse come cittadina italiana, ma ha i servizi e i diritti di una cittadina campana. Qualcuno per esempio dovrebbe spiegare a Valentina per quale motivo lei paga le stesse tasse di una Valentina della Toscana o della Sicilia o della Lombardia, ma solo a lei è richiesto il doppio dei ticket per ricette e ricoveri.
Tutto cio' si chiama Federalismo Fiscale. E io non ne posso più.

*Prendendo in prestito la foto dal suo blog, aderiamo alla campagna (?) di Idefix contro il "Federalismo solidale"... Perché sì, hanno il coraggio di chiamarlo così!
PiC

5 commenti:

  1. allora, tocchi un punto dolente...
    Io conosco una cara Serena, che poi a rimaner serena fa una gran fatica, perchè ha lavorato in Francia, nella ricerca come si usa dice, poi da gravida per due mesi negli Stati Uniti, poi è tornata in italia, (non è un caso che italia lo scrivo con la minuscola), qui ha sgravato un gran bel bimbo, ma ha rimediato solo un contratto di 1 mese 1, all'acquario di napoli e di 5 mesi, forse 6 all'università di Portici, non ha avuto accesso alla maternità e ad aprile si troverà con le chiappe nell'acqua.
    Però è quelificata, è quella che permette a questo ignobile paese di dire che ha giovani molti preparati e capaci...E paga le tasse...E non ci riceve servizi, e ha un bambino che manco è nato e già gli hanno spiegato che non so quanto ha di debito pubblico sulle spalle...A lui, poverino, che la spalla gliel'hanno pure rotta.
    Questo è uno stato che è mal coniugato, nel senso che per quello che fa, forse sarebbe meglio definirlo un "fu"...
    Cordialità.

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  2. Vergognoso. L'ho postato su Fb.

    Daniele

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  3. La cosa più paradossale è che la Regione Campania è l'unico ente pubblico che finanzia la ricerca, anche se sono due anni che ha bloccato tutto (grazie a Bassolino e alle sue strategie sul patto di stabilità) mettendo con le pacche nell'acqua Istituti, centri di studio (il caso di Città della scienza è emblematico), ma anche studi privati (di avvocati, di ingegneri, etc.) ai quali aveva commissionato progetti e lavori per milioni di euro e che probabilmente non pagherà mai.

    Anarchico costituzionale

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  4. Di tutte queste cose dobbiamo ricordarcene quando andiamo a votare!!
    Sonia

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  5. Ammiro il coraggio di valentina (e di chi sta al suo fianco :) , per riuscire a portare avanti il progetto di una famiglia, nonostante tutto.

    Io ammetto di avere grandi difficoltà a fare lo stesso. Per dare un'idea: 29 anni, napoletana ma fuori dalla città natale da 11. Laureata, "masterizzata", con esperienze di studio internazionali e con un attuale lavoro qualificato (ma sottopagato, manco a dirlo) da mantenere con grande - ma grande - fatica. E con questo intendo contratti precari, rinnovati di anno in anno con salti mortali e mille difficoltà. Pago le tasse, fino all'ultimo spillo, ma la perversione è che su contratti a partita iva il 50% va allo stato. E su quelli a progetto (ho accumulato una certa esperienza di entrambi), pur essendo la % inferiore, ti ritrovi schiavo di una subordinazione mai compensata da quelli che un tempo erano diritti, e che adesso sono quasi dei "premi" irraggiungibili (no, non parlo di premi produzione ma di banalità come la 13esima).

    Nelle ultime ricerche di lavoro mi sento dire addirittura che sono "over-qualified". C'è chi mi ha suggerito di eliminare alcune esperienze sul CV, perchè non aiutano.
    Ma ci rendiamo conto?!

    E io che mi ostino ancora a rimanere in italia, per amore della mia terra, e non solo.

    Sto cercando un motivo valido per rimanerci, nel nostro Paese, ma vi assicuro che sto arrivando al fondo.
    buona giornata, nonostante tutto!

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