domenica 24 ottobre 2010

SAVIANO, A DESTRA O A MANCA

Facci chiede, Serra risponde. Saviano al centro di tutto. Al centro e basta, soprattutto. Visto che per alcuni sarebbe un intellettuale di destra ripudiato dai berluscones, per altri uno di sinistra perché parla male dei berluscones. E allora, visto che in questi giorni la Rai ha deciso da farsi (cattiva) pubblicità anche usando (malissimo) il feticcio Saviano e il suo nuovo programma con Fabio Fazio, ecco che rispunta il dibattito: ma perché la destra s'è fatta rubare Saviano dalla sinistra? 
Lo scrivono - se lo domandano, invocano che così non sia - sul Post Roberto Facci e Antonio Socci... aaaaalt, qui si impone una bella parentesi: 
(Ma ve lo ricordate Antonio Socci? Quel fondamentalista cristiano che d'un tratto finì su RaiDue per fare il Santoro di destra? Ve lo ricordate Excalibur? Ve lo ricordate il mantra quasi rap del "perché, perché, perché" urlato in faccia a Capezzone, prima che Capezzone diventasse portavoce di Forza Italia e facesse outing prima di Tiziano Ferro, ecc... ecc... Oggi ha pure un blog, ed è direttore della Scuola superiore di giornalismo radiotelevisivo di Perugia............. Vale la pena di ricordarselo, a futura memoria, perché certe tragedie - televisive - non si ripetano più. Chiusa parentesi).
Dunque, Facci se lo chiede così:  

"Regalare alla sinistra Roberto Saviano sarebbe una delle sciocchezze più tragicomiche che il centrodestra potrebbe fare: eppure ci sta provando in ogni modo.
Quello che forse Berlusconi dovrebbe sapere, soprattutto, è che Saviano non è un fazioso o un fanatico: è tra i pochi intellettuali che hanno riconosciuto i successi del governo nella lotta alla camorra". 

La risposta arriva subito, sull'Amaca di Michele Serra, Repubblica:
"La destra italiana, imbarcandosi nell’avventura berlusconiana, ha scardinato se stessa. Ha perduto la bussola del proprio ruolo storico e culturale: legge e ordine, senso dello Stato, senso del dovere, nazionalismo.
Ha emarginato i suoi intellettuali e giornalisti migliori (uno per tutti, Indro Montanelli) lasciando che fossero rimpiazzati da esecutori incolti, e spesso servili, del dettato berlusconiano, anche quando questo dettato (vedi il disprezzo delle leggi) confliggeva clamorosamente con il pensiero conservatore. Ha regalato i propri giornali al pensiero debolissimo (urlato, ma debolissimo) della piccola borghesia livorosa, xenofoba, culturalmente complessata e dunque spregiatrice della cultura. Ha accettato la folle alleanza con un partito antiitaliano
e secessionista. Non la destra, ma il berlusconismo che l’ha divorata è incapace di riconoscere in Saviano un punto di riferimento o comunque un interlocutore civile di alto livello. La destra italiana oggi non è Longanesi e Montanelli, è Emilio Fede e Belpietro. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso".
Argomento chiuso. 
Ma resta un dubbio: Saviano è di destra o di sinistra?
Cantiamo insieme
PiC

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