Questa e' una parabola mal sintonizzata. Cade a picco su una favola in testacoda: la storiella del Milito Ignoto.
C'era una volta un Principe (ner)azzurro, comincia cosi'. Cominciano tutte così. Solo che questo Principe esiste e fa(ceva) le magie per davvero: tanto che in una sola stagione di Inter diventa Re. Semplicemente fa 30 gol in 52 partite, il vice-capocannoniere del campionato, segna nella partita-scudetto, nella finale di Coppa Italia, e fa una doppietta nella finale di Champions League. Una roba molto vicina alla perfezione, insomma.
Re Diego Milito.
Parte per il Mondiale con la corona sotto al braccio e una candidatura al Pallone d'Oro. Da quest'anno poi France Football e Fifa si son Messi d'accordo: premio unico. Figurarsi, e' gia' suo. Basta che imponga il tocco, in una stagione cosi'. E invece Diego abbatte Diego: Diego Armando Maradona decide che il centravanti dell'Argentina piu' forte degli ultimi 20 anni sara' Higuain, e lui, Re Milito, finisce detronizzato. L'Argentina e' eliminata, e in arrampicata al Pallone d'Oro ci va il suo compagno Snejder, in finale con l'Olanda.
Milito se ne torna nel suo regno, a Milano. Lui, o forse il suo avatar sfigato. Perche' il Re in un attimo diventa il piccolo Principe. Cioe' una punta spuntata: un inferno di partite senza gol, abulia assoluta, sostituzioni. Di piu': in questo buco nero riesce ad infilarci l'imponderabile. Sbaglia un rigore nella finale di Supercoppa italiana, e in Champions segna, ma nella sua porta. Siamo alla candid camera: l'autogol in favore di telecamere nemmeno tanto nascoste. E' uno scherzo, eh? Bravi, bravi tutti... No, è una favola che s'arruginisce in realtà.
"E' un periodo cosi' - dice a testa bassa - va tutto male. Sono molto 'amarejato'...". Un periodo infinito. Segna due gol al Bari, e poi scompare. Si fa male in Italia. Si fa ancora più male in Nazionale. Fuori, out, desaparecido mentre Eto'o impazzisce di gol al suo posto.
Oggi la Fifa e France Football hanno reso noto l'elenco dei 23 aspiranti al Pallone d'Oro. Ci sono ben 4 interisti, Wesley Sneijder (of course), Samuel Eto'o, Julio Cesar (nel peggior anno della sua carriera) e Maicon. Poi leggi il resto: Ronaldo e Messi, va bene. C'è la pattuglia degli spagnoli campioni del Mondo. Uh, guarda c'è Asamoah Gyan, sì quello del Modena. E Daniel Alves. Chi? Daniel Alves. Alla terza rilettura ti viene il dubbio: ma vuoi vedere che per davvero tra i migliori 23 dell'anno non ci hanno messo Milito? Alla settima scorsa con lente d'ingrandimento (hai visto mai che hanno usato un corpo minuscolo), il dubbio diventa un legittimo sospetto. E poi una certezza. No, Re Diego Milito, ex Principe ner(azzurro), per questi qui, è un perfetto sconosciuto.
Eccola la parabola, basta unire i puntini: da Principe a Re, a Piccolo Principe, a Milito Ignoto.
PiC
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