giovedì 28 ottobre 2010

NON MUOVERTI NON TI VEDO

Non muoverti non ti vedo. Ora, possiamo pure buttarla sul ridere questa storia. Tanto le barzellette sulla scuola, figurati, sono la cronaca quotidiana, la realtà che supera le sceneggiature. Però stavolta no, mi pare di sguazzare in un pantano, stile libero bloccato.

Al liceo scientifico "Caminiti" di Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina c'è un alunno gravemente autistico. Non uno di quelli che fissano un punto e stop, o s'incantano con le filastrocche. Quelle sono semplificazioni di chi per ignoranza (io, assolutamente io) identifica l'autismo con Dustin Hoffman che conta le carte per Tom Cruise. No, questo ragazzo è fortemente iperattivo. Ha bisogno di uno che lo segua, attentamente. E quelli, a scuola, cosa pensano bene di fare? Gli assegnano un insegnante di sostegno... cieco. Ops, ipovedente scusate, ma la sostanza è quella: non può controllarlo, non può proprio.

La famiglia del ragazzo, "conoscendo bene le reazioni impulsive del proprio figlio, preoccupata per le conseguenze che tali comportamenti potrebbero causare, ha esternato i propri timori agli organi scolastici, ma non avendo ottenuto alcuna risposta alle problematiche esposte si e' rivolta al Sindacato Sfida".
Dopo aver tentato una mediazione con la scuola, con l'Ufficio scolastico provinciale e con l'Unione italiana ciechi di Messina, la famiglia ha presentato un atto di diffida al dirigente scolastico, al dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Messina e all'Ufficio scolastico regionale, tramite l'avvocato del sindacato. Insomma è partito il treno burocratico. E' così che funziona, lo richiede il buon senso. Quell'oscuro concetto fantascientifico che evidentemente alberga nelle menti di pochi illuminati. 
Nel frattempo, ovviamente, lo studente resta a casa. Perché il punto alla fine è proprio questo. Possiamo affrontare il salmastro con un po' di cinismo, possiamo indignarci (tanto ormai...), possiamo chiederci perché, percome, ma dai... Però mentre le scartoffie volano, e i corsi e ricorsi giudiziari s'impalleranno in qualche ufficio, il ragazzo autistico resta a casa. E l'insegnante di sostegno ipovedente non potrà sostenere nessuno. Perché sì, quando l'idiozia si muove ci vede benissimo.
PiC


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