martedì 28 dicembre 2010

DI FINI, E DI USTICA, E DELL'11 SETTEMBRE

Lo so che questo non è Libero. Però mi hanno raccontato una storia, che se fosse vera e non la pubblico che figura ci faccio? Allora nel dubbio, ecco qua. Poi sia la magistratura a verificare i fatti, che io faccio il direttore di un blog, mica è compito mio.
Questa è una storia brutta ma proprio brutta. Paura eh? Me l'ha raccontata un uomo di cui conosco nome cognome e mestiere. Il mestiere ve lo posso pure rivelare, fa il giovane di barbiere. Mi ha chiamato ieri notte: "Non ci dormo più, devo parlarne con qualcuno". Dice che il 27 giugno del 1980, un giovane Gianfranco Fini si trovava alla guida di un caccia libico ed era un po' alticcio. Veniva da una serata di baldorie, e aveva appena consumato 13 rapporti orali consecutivi con un noto trans pugliese. Di questa cosa girerebbe un video, ma purtroppo la mia fonte non è in grado di fornirmelo perché l'ha riconsegnato per sbaglio a Blockbuster al posto del Signore degli anelli. Comunque il giovane Gianfranco avrebbe pagato il trans con un assegno, facilmente rintracciabile se non fosse che proprio l'altro ieri un uragano ha spalancato le finestre della villetta della mia fonte, portandosi via - si suppone verso nord - proprio quel maledetto assegno.
Per tornare alla nostra storia, pare che Fini abbia lanciato tre missili quella notte. Così, per sfogarsi un po'. Uno verso la villa di Arcore, centrando però in pieno il fienile della magione di Emilio Fede. Uno verso Villa Certosa, affondando la prima barca a vela di D'Alema al largo della Maddalena (ma questa è un'altra storia), e un terzo accalappiato al volo dalla Cia, con un apposito retino spaziale della Nasa . Quello stesso missile sarà poi usato molti anni dopo per abbattere la prima delle due Torri gemelle. Di questo fatto non si sa ancora niente perché Obama ha sospeso il piano di Bush di dare all'Italia la colpa dell'11 settembre per avere così il pretesto di bombardare il Colosseo. Quella notte, mi ha ricordato la fonte, cadde un aereo dalle parti di Ustica. Ha chiuso la telefonata così: "Secondo lei è un caso? Perché non lo domandate al capo-scorta di Fini, perché quell'aereo è caduto?". Poi ha riattaccato in fretta come impaurito, lasciandomi con queste precise parole: "Ora devo andare, mi hanno trovato, non so come ma mi hanno trovato. Scappa Marty! I terroristi, i libici!".
Ecco, cari lettori, credo che sia dovere di un blogger portare a galla la verità. Anche senza sapere da dove cazzo arriva. Spero con questo di non fare la fine di Assange.

1 commento:

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