venerdì 25 marzo 2011

ADDIO DINO, CON RABBIA

La notizia è questa: l'orso Dino, cosi' battezzato in omaggio a Dino Buzzati, "e' morto, abbattuto a Vrhnika, a meta' strada tra Postumia e Lubiana (Slovenia), da un cacciatore sloveno su un carnaio, appositamente installato per attirare l'animale". Lo riferisce il Corpo forestale dello Stato. Ecco se andate a leggervi i particolari, poi converrete con me che questa storia fa schifo.
Fa schifo perché Dino era stato affidato alla Forestale Italiana, che ovviamente ne aveva perso le tracce. Figurarsi. Fa schifo perché Dino aveva la colpa di "fare razzia degli animali nelle stalle". E come si sa, l'Europa, annus domini 2011, non può mica permettersi ulteriori perdite tra ovini e galline. Vogliamo proprio affossarlo sto PIL eh? In Trentino quelli della Lega si sono rotti di 'sti orsi incivili e pure immigrati, e al grido di "non sono come Yoghi", pensano di risolvere la cosa con i campi di concentramento per plantigradi. Almeno non li ammazzano, direte voi. Effettivamente... Perché questa storia fa schifo pure per altre ragioni. "In Slovenia - dicono alla Forestale - sono autorizzati ad abbattere gli orsi, è legale". Quindi Dino è morto per ignoranza: ogni orso che si rispetti deve conoscere alla perfezione la legislazione degli stati che intende "molestare" con la sua presenza. Fa schifo ancor di più perché la motivazione addotta per la pena capitale è stata la seguente: Dino "aveva mostrato un comportamento anomalo che lo aveva spinto a battere il capo, ripetutamente, contro le pareti delle case. Il sospetto era che l'animale avesse contratto la rabbia. Solo dopo si e' potuto scoprire che in realtà il plantigrado presentava una ferita". Cioé soffriva, stava male. E quelli l'hanno ammazzato. Gli orsi, è il caso di ribadirlo, sono in via di estinzione. In questo momento quanto vorrei estinguere un po' di gente...

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