martedì 15 maggio 2012

E QUI ITALIA

Quel che segue è quel che penso della questione Equitalia, estratto da un lungo e polemico carteggio con amici.


Lo Stato italiano ha delegato ad una società altra una cosa che dovrebbe essere di sua precipua pertinenza, solo perché non si sente, non è, in grado di svolgere il compito. Il che è svilente, e ha dei costi. Equitalia è una società per azioni a capitale interamente pubblico. Dalla riscossione delle tasse ci fa ricavi: più di un miliardo l'anno in sole commissioni. Che lo Stato tragga un profitto (diverso dalla tassa stessa) dalla riscossione dei tributi, per quanto mi riguarda, è già assurdo di per sé.
Inoltre lo Stato ha "regalato" ad Equitalia  una regolamentazione che di equo non ha assolutamente nulla e che gli permette di agire sul filo dell'usura e della molestia, lasciando il cittadino senza forme di tutela vere. La maggior parte dei cittadini non ha gli strumenti, il tempo e anche la voglia (sì, la voglia!) per stare dietro alle angherie alla quale è obbligata a sottostare dalla frammistione burocrazia-errori-strafottenza-disorganizzazione. Gli interessi elevati, i raddoppi delle sanzioni anche solo per un giorno di ritardo, ecc... i mezzi dissuasori forti cioé, se li può permettere un meccanismo sano, giusto, che riduce al minimo i danni collaterali ed è pronto a rispondere in proprio, e in immediato, degli errori commessi. Cosa che Equitalia non fa. La giustizia a senso unico non è giustizia. Vuoi fare lo Stato forte con me? Mi costringi a giorni di ferie, file interminabili, schedari vaticani nello sgabuzzino? Embé, se alla fine ti dimostro che hai sbagliato: mi ripaghi tutto, immediatamente, anche i danni morali. Questo fa uno Stato che funziona e non atterrisce i suoi contribuenti. In caso contrario questa S.P.A. è autorizzata dallo Stato ad usare una legislazione speciale per fare profitti. E punto.
Uno Stato debitore marcio, e creditore esemplare, che non ammette compensazioni, è nemico della giustizia. E il cittadino ha diritto pieno a ribellarsi (certo non con la violenza).  Quando Cancellieri dice che "chi colpisce Equitalia colpisce lo Stato" dimostra la sua pochezza analitica. Uno Stato che agisce in questa maniera merita poco, pochissimo rispetto. Diciamo il minimo legale.

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